aprile 25, 2024     |
@ La posta degli amici

(1) Saluti da una runner di Smirne - Turchia

Hi QDR, this morning 3k, see you on tomorrow Gul Cidem

 

   

# Ricorderemo volentieri

(10) ZIVIDO S. GIULIANO MILANESE - 25 GIUGNO

BEL GRUPPETTO DI QDR ALLA CLASSICA DI ZIVIDO

1515: non è un numero di telefono, ma il collegamento tra la corsa di Morimondo di mercoledì scorso e questa classica a cui partecipiamo (salvo assenze più che giustificate) da moltissimi anni, apprezzando sempre gli sforzi che gli organizzatori fanno per offrirci percorsi più "campagnoli" possibili, nonostante l'asfissiante assedio del cemento delle nostre zone. Peccato che l'unico giorno di temporali e pioggia da parecchio tempo sia stato proprio domenica mattina, e durante il viaggio per Zivido, se non avessimo conosciuto la strada  forse ci saremmo persi dal tanto buio e dalla pioggia. Per fortuna alla partenza il temporale stava finendo e si è potuto correre all'umido sì, ma non sotto la pioggia. Oriana ed io solo per il percorso di 9 km per impegni, ma nel suo piccolo ci ha consentito di percorrere solo campagna, di transitare da Rocca Brivio (che abbiamo tranquillamente apprezzato nella sua architettura e nelle ultime decorazioni ottocentesche, e purtroppo anche i segni dei nazi-fascisti), dalla cascina Santa Brera, attiva azienda agricola che ci ha offerto un nostrano succo di frutta a km zero, e dal nucleo storico del Borgo di Zivido, con quello che era un piccolo Castello-cascina che vide intorno e dentro di esso una delle più importanti, per la nostra storia dell'epoca e non solo, battaglie del '500, combattuta tra le grandi potenze di allora (Francia e Venezia contro Milano e gli svizzeri, ultimo episodio prima della loro neutralità), la battaglia dei Giganti di Marignano che poi divenne Melegnano; cambiò la storia di Milano e d'Italia (e mi fermo qui). E qui c'è il collegamento con la corsa di Morimondo: la battaglia si svolse nel settembre 1515, lo stesso anno in cui il grande Luini (non quello dei panzirotti, forse), o qualcuno della sua bottega, affrescava nell'imponente Santa Maria di Morimondo la "Madonna con bambino e Santi" che avevamo ammirato durante la visita guidata prima della corsa. Gira e rigira, quante cose abbiamo intorno alle nostre corse se le sappiamo cogliere. Ovviamente non ultimo il bel gruppo misto QDR e ausiliari presente: buoni i ristori, degni di una giornata migliore per il meteo, ma comunque sempre una bella mattina con gli amici. Gianni QDR

Vedi anche: Dove corriamo 2017 - G.P. Locate Triulzi

 

(9) MOLTRASIO - 25 GIUGNO

MOLTRASIO IMPERIAL TRAIL

Certo che come primo trail potevo scegliere qualcosa di più semplice ... ma alla fine ce lo siamo portati a casa ... le premesse alla mattina presto non c'erano, tant'è vero che hanno ritardato la partenza di 30 minuti ... ma poi è venuta fuori una giornata spettacolare ... salite su mulattiere durissime % di pendenza elevata ... ma fin li tutto bene ... insomma i primi 8 km si è solo camminato. Arriviamo su panorama meraviglioso incantevole ... e qua incomincia il peggio le discese ... paurose ripide e sulle mulattiere anche molto pericolose in quanto la roccia era scivolosa ... non c'è vibram che tenga. Molti sono anche caduti ... io non so scendere ... vado piano ... mi passano in tanti ... ma non me fotte ... dove posso correre corro ... ho corso poco ... il percorso almeno per me non lo permetteva ... mi godo il percorso e la natura. Fantastico ... alla fine ci siamo ultime curve impegnative e passiamo il traguardo. Che dire ... lo rifarei assolutamente si ... esperienza bellissima. Sport totalmente diverso dalla corsa su strada ... che voglio assolutamente approfondire ... Domenico QDR

 

(8) MORIMONDO - 21 GIUGNO

VISITA GUIDATA E CORSASERALE A MORIMONDO

Lo scorso anno è stata una bellissima esperienza; quest'anno Oriana ed io ci eravamo appuntati la data sin da novembre, quando alla corsa di Casarile erano apparsi i primi annunci. E quindi, con adeguata preparazione, abbiamo organizzato la visita guidata al complesso dell'Abbazia, grazie alla disponibillità del sig.Antonio della Fondazione Morimundo, che ha accolto il nostro gruppetto di magnifici sette alle 17.45, e ci ha accompagnato con ironia, conoscenza storica ed artistica e ricordi personali, che abbiamo molto apprezzato: purtroppo abbiamo dovuto affrettare la visita dopo un'ora e venti per l'approssimarsi della corsa. Ma è stata veramente una visita gradevole ed istruttiva. La corsa: già il luogo ("location" non mi piace) sembra fuori dal mondo "normale", fa parte dell'associazione dei borghi più belli d'Italia ed in effetti sembra di essere trasportati secoli fa, soprattutto quando, oltrepassati gli archi delle prime case, ci appare in tutta la sua imponenza il fianco nord della Chiesa di Santa Maria, capolavoro dell'architettura cistercense. Il percorso poi, soli 6,5 km, ma tutto a zig-zag, nella campagna sottostante l'Abbazia, che faceva da punto di riferimento, col suo colore rosso mattone sul verde della campagna. Unico neo, ma visto l'orario era logico aspettarseli, moscerini a go-go e altri insetti, che hanno aumentato il numero degli iscritti a dismisura. E poi il ristoro finale, col gorgonzola doc Gelmini, salumi Sesia a km. zero, un bonarda ed un pinot grigio belli freschi, anguria, panini, la birra del Birrificio di Morimondo, e tutti i locali del borgo aperti per la Notte di Note, con otto postazioni musicali in cui si esibivano complessi e cantanti, con un finale di musica classica nella chiesa (abbiamo assistito ad alcuni momenti delle prove, durante la visita guidata). QDR in 11 iscritti totali, ma purtroppo fuori dai gruppi (contrariamente allo scorso anno): premiati sino al 20mo, con 15 iscritti; tanti amici, dal VTV, alle Salamelle (oltre a quelle cotte alla brace), tanta allegria per una serata da incorniciare.Grazie a Simona, Gianna, Renato, Grazia, Ezio, nostri compagni alla visita guidata, a Manu, Saretta, Alvaro e Lamberto, con cui abbiamo condiviso i momenti gogliardici del ristoro finale. Il mese di giugno ci sta riservando manifestazioni una più bella dell'altra, in luoghi che hanno aggiunto valore ai percorsi già belli di per sè. E non finisce qui: domenica ci aspetta una battaglia, spero non con le zanzare, una battaglia dei giganti. E anche questa sarà un'altra storia, ma che avrà dei punti di collegamento con Morimondo ... Gianni QDR

 

(7) VIGNARELLO DI GRAVELLONA LOMELLINA - 18 GIUGNO

LA PRESIDENZA IL LOMELLINA

Eravamo venuti qui nel 2015 insieme con Lamberto ed Enrico24, sparuta pattuglia QDR: quest'anno ancora più sparuta, solo Oriana ed io. Ma ne valeva la pena. Siamo un passo in Piemonte, poco dopo Gravellona Lomellina, e ci accoglie prima di arrivare un cavaliere d'Italia, alzatosi dalle risaie a fianco della strada. Nell'aia dell'agriturismo Vignarello tutti i gruppi della zona, a cominciare dagli amici del VTV e Salamelle, vigevanesi e pavesi. Mattinata splendida, calda ma ventilata, quasi fresca; il mare verde delle risaie mosso dal vento colorava di infinite tonalità la pianura, con il grande macigno del Monte Rosa in lontananza che ci guardava; pigolare di uccelli sempre più vicini, sino a vedere a poca distanza da noi, in mezzo all'acqua delle risaie, due stormi di cavalieri (non quelli a cavallo, ma quelli con le ali bianche e nere e le lunghissime sottili zampe rosse), uno spettacolo ora non più infrequente anche dalle nostre parti. E poi aironi cenerini, garzette e qualche altro limicolo che non si è meglio qualificato ... Il vento fresco era spesso contro di noi, ci aiutava e nello stesso tempo ci frenava (per modo di dire, vista la nostra velocità), ma ci faceva piacevole compagnia. Arriviamo alla frazione di Villanova, con un castello-cascina e due statue in pietra che mi sembrano Schiavoni, come quelli di guardia in molte ville venete. Meno male che i ristori sul percorso di 17 km erano tre, il secondo in piazza a fianco del lavatoio nella frazione di Barbavara, paesino con le case affrescate da pittori locali e la classica osteria che c'è in ogni località, anche piccola: anguria a gogo, carica di acqua e zucchero che per qualche km ci ha dato energia. E poi il transito dai tre laghetti alla periferia di Gravellona, con la collinetta con la riproduzione di un cromlech celtico, coi monoliti messi in cerchio (una specie di Stonehenge in miniatura, quasi ...), l'ultimo ristoro sulla sponda del terzo laghetto, dove sull'argine un gruppo di oche ci stava davanti, e mi ha ricordato un fotogramma di un capolavoro di Jacques Tati, "Giorno di festa" (sono proprio vecchio). Riprendiamo la strada per Vignarello per gli ultimi km. dove il bellissimo agriturismo accoglie i podisti con i suoi servizi e la sua frutta fresca al ristoro finale, non senza sangria e vino freschissimo, marmellate, concentrati di frutta, ed un ottimo risotto ai mirtilli, preparato dal cuoco di Vignarello. Ottimo anche il prato, utile tappeto per camminare scalzi rinfrescando i piedi bollenti. Perchè il vento era calato e gli ultimi km sono stati caldi caldi, anche se non afosi. Concluso un bel trittico lomello-pavese, dopo Sforzesca e San Lanfranco. Ottima scelta. Gianni QDR

 

(6) CARPIANO - 18 GIUGNO

QDR & FRIENDS ALLA STRACARPIANO

Stamattina a Carpiano il cielo era terso, l'afa assente e i colori attorno a noi vividi, puliti. I sentieri della campagna invitavano ad essere attraversati. Piero, gli amici, come sempre una combriccola allegra ed entusiasta. Tutto perfetto, eppure oggi non avevo proprio voglia di correre. Non potevo nemmeno accampare scuse sull'afa, sul paesaggio monotono o sulla solitudine. Avevo tutto, ma un diavoletto nella mia testa mi forniva solo un'informazione: devi fare 18 km e oggi vorresti solo dormire. Ho cominciato quindi già stanca, ma stanca di una tremenda pigrizia mentale. Capita, mi sono detta, me ne farò una ragione. Oggi va così. E sono andata, attraversando un paesaggio vario e generoso di campi, verdi prati e tratti ombrosi. Emilio, Graziano, Daniele e Daniela davanti a me mi davano l'andatura e i ristori mi rianimavano con anguria dolce e gustosa. I miei pensieri si alternavano tra "com'è tutto bello" e "sì ma quanto manca ancora?" accompagnandomi fino alla fine dei miei 18 km. Ma una bella sorpresa mi ha atteso all'arrivo: le crostate spettacolari preparate dalle signore dell'organizzazione della marcia. Ne valeva veramente la pena! Ora che vi racconto tutto questo, riassaporando le sensazioni delle ore passate, sento già di attendere come una bambina che arrivi un'altra mattina come quella di oggi, di ritrovare la serenità dei paesaggi delle nostre campagne, le chiacchiere con gli amici e riprendere da quel chilometro finale che mi sembrava non voler finire mai. Simona QDR

Stamattina, accompagnati da una piacevole arietta, ci siamo cimentati su vari sentieri, chi ha scelto i sette, chi ha optato per i diciotto, e chi come me di chilometri ne ha fatti quattordici (rivelatisi poi 13 ... mi sa che devo perdermi più spesso ...). Appena partiti ci siamo subito trovati in giganteschi campi di granturco e mi sono sentita per un attimo (ma nooo di più ...) catapultata in una delle più belle scene del film "L' uomo dei sogni" dove Ray Kinsella, un agricoltore da poco trasferitosi in campagna con la moglie e la figlia piccola, una sera, mentre cammina tra le alte piante del suo campo di granoturco, sente una voce dirgli: "Se lo costruisci, lui tornerà". Stupito e impaurito, Ray crede di sognare, ma quando sente nuovamente quella voce, segue il suo istinto e costruisce un campo da baseball regolamentare proprio dietro casa. Non sa perché, ma sa che deve farlo. E ben presto scopre il motivo: sul campo una sera si materializza "Shoeless" Joe Jackson e con lui, successivamente, gli altri sette giocatori della storica formazione dei Chicago White Sox, che nel 1919 furono squalificati a vita con l'accusa di aver venduto una partita delle World Series (il cosiddetto Scandalo dei Black Sox). Apparentemente "slegati" tra loro, tutti questi personaggi hanno invece a che fare con una persona, John Kinsella, il padre di Ray, grande tifoso dei White Sox, con il quale i rapporti erano diventati difficili, e che morì giovane. Ray alla fine capisce che forse ha ora l'occasione per "rivedere" il genitore. E così anche io sono un po' tornata indietro nel tempo insieme a lui, ogni passo pensando al film mi faceva sentire leggera, contenta di essere lì e immaginare che completando qualcosa di irrisolto si potesse recuperare una parte di sogni che non ci lasciano mai ... E poi c'è la realtà e con lei finalmente anche i ristori, dove troneggiavano succose e saporite fette di anguria di un rosso sgargiante, come del resto tutti i colori di questo paesaggio a tratti molto rilassante. L'oro delle spighe di grano, le mille sfaccettature di verde dei prati e degli alberi, il rosa a volte tenue e a volte intenso dei fiori, l'azzurro carico di questo cielo ormai estivo, e ancora il rosso delle nostre magliette (anche noi parte della natura ovviamente ...). Ok mi sto dilungando lo so ... uffi ... l'arrivo e il traguardo, una fettina di torta con un sorso di the fresco, gli ultimi saluti a tutti e i preziosi consigli dei miei amici maratoneti hanno concluso queste primissime ore della giornata ... Grazie a tutti! Un momento ... mi sono persa il "mio" Kevin Costner. Emilia QDR

Vedi anche: Dove corriamo 2017 - G.P. Locate Triulzi

 

(5) PELLA - 17 GIUGNO

BEL GRUPPETTO DI QDR ALLA LAGO D'ORTA NIGHT RUN

Bel gruppetto di QDR alla notturna sul Lago d'Orta. QDR

 

(4) PAVIA OVEST - 11 GIUGNO

GRANDE GRUPPO ALLA STRALANFRANCO

Io che faccio 18 km?? Nooo..e invece siii 😃 ... "Sotto questo sole meglio pedalare ... siii ... ma c'è da sudare ..." Eh già ... proprio come cantavano i famosi "Ladri di Biciclette" in quegli anni che mai avrei pensato di rimpiangere. Energia ed entusiasmo erano alle stelle e avevi la ferma convinzione che ogni cosa in cui ti cimentavi con tutto te stesso, prima o poi ti avrebbe ripagato della la fatica fatta. E le delusioni? Non ci pensavi proprio, ancora non ti appartenevano. Stamattina ho ritrovato quelle piacevoli sensazioni che si erano nascoste in qualche angolino.. Sarà forse stato questo caldo insopportabile che qualche vota tutti non vediamo l'ora finisca? Oppure l'esatto contrario? Colori forti, intensi, brillanti da accecare gli occhi ... questo sole torrido riscalda non solo la pelle ... Così, sbagliando strada lo ammetto, sono arrivata a fare questa distanza enorme per me, ma davvero sono molto molto contenta! E poi che piacere Simona che mi incita sempre, o avere fatto un breve tratto con Fabio, Emilio e Graziano e aver rivisto dopo tanto tempo anche Antonella. E la pazienza di chi mi ha aspettato nonostante fossero andati quasi tutti via, la conoscenza di una persona nuova, l'aver incontrato Lisa e... lui ... (??) (Rosario n.d.r.) con l'immancabile musica a palla ... mi hanno messo di buon umore! Peccato che non sempre si ha la possibilità di fare tutto il possibile, eppure basterebbe poco.. Peccato perché sai di avere mille risorse ma non le puoi sfruttare ... Emilia QDR

Partenza in allegria stamattina per raggiungere Pavia e correre la Stralanfranco, la prima marcia che nel 2013 ho percorso in compagnia dei Qdr. Foto di gruppo e via. Il sole è caldo, flotte di moscerini ci insidiano e il respiro è affannoso, eppure è comunque tutto bello. È estate, la luce ci avvolge, le gambe girano, ho amici pieni di buon umore attorno a mi sento fortunata di poter correre. Oggi percorsi 16 km. Buona domenica!. Simona QDR

Ammettiamolo: siamo fortunati a coltivare questa passione per la corsa che ci permette, grazie anche a dove abitiamo, di poter scegliere sempre, o quasi, belle manifestazioni che abbinano luoghi d'arte e campagne, oltre che, pur nel loro piccolo, specialità gastronomiche. E' da qualche settimana che partecipiamo a corse una più bella dell'altra (a ritroso nel tempo: Sforzesca, Gavirate, San Colombano, Germignaga, Besate, Torre d'Isola ecc.), sempre una chiesa, un castello, un chiostro, una cascina fortificata, un giardino, sempre qualche valore aggiunto a bei percorsi. E uno dei top è senz'altro la Stralanfranco, una dei complessi artistici più belli di Pavia, sottovalutato; non voglio ripetere il mio scritto dell'anno scorso (anche se magari non l'avrà letto nessuno), ma per me una corsa che parte da due chiostri di fine '400, costruiti ed affrescati da un architetto che ha partecipato anche alla costruzione del Duomo di Milano, da una chiesa citata nella storia accostata a Thomas Becket, al cui interno c'è una stupenda arca funebre sempre dello stesso architetto, e passa da una cappella fatta costruire da Carlo Magno ... ma passiamo alla fredda cronaca, come direbbe Frengo: prima parte del percorso, almeno sino al 6/7 km, con combattimenti corpo a corpo con nugoli di moscerini, fastidiosi quasi come quando vedi la faccia di Trump in tv (ho detto quasi), per cui si doveva correre a bocca chiusa e testa bassa; al primo ristoro, il primo assaggio delle mitiche marmellate delle Signore, quella di albicocche con moscerini, una variante non molto gradita. Dopo il bivio tra 10 e 16 km. si arriva alla ex-cascina di Santa Sofia, che dev'essere stato un complesso molto grande e praticamente autosufficiente, visto che al suo interno si vede anche la chiesa come in altri complessi simili, tipo Fallavecchia o Morivione; poi la parte più bella del percorso, il sentiero zigzagante nel bosco, che sbuca poi sull'argine del Ticino, al secondo ristoro, immerso nel fresco della vegetazione, dove c'è una vecchia casetta di pescatori, ma ancora in uso a giudicare dalla griglie e dai pentoloni pronti all'uso: qui secondo assaggio di marmellata, per fortuna senza moscerini. E si prosegue per la cappella carolingia e poi sempre in vista del Ticino, con belli squarci alla nostra destra, uccelli, barconi, terreno sabbioso, ancora bosco; la parte meno bella sulla strada che esce da Pavia per Torre d'Isola e poi giù al terzo ristoro, davanti all'ingresso del golf, e poi ancora bosco e Ticino. E l'ultima salitina per ritornare in alto, verso San Lanfranco. Quest'anno con Oriana ci siamo fatti compagnia, non ho osato, causa il caldo, di allungare il percorso di 16 km. con uno degli anelli di Santa Sofia, abbiamo goduto della bella giornata, calda ma a volte anche un po' ventilata e non afosa. Mega-acquisto di marmellate, ristoro con pasta fagioli e salsiccia, pane fresco con mortadella e ottima pancetta, vino e ristoro per lo spirito con la visita al chiostro restaurato ed una sbirciatina in chiesa. In attesa di chi di noi aveva sbagliato strada, allungando di un paio di km. così per diletto, tanto da stabilire il proprio record inconsapevolmente: ma se questo errore è stata la molla per farle scrivere una cronaca così sentita, brava, complimenti a Emilia. Unico cruccio della giornata ... non aver potuto raccogliere i gelsi come tutti gli anni, per problemi ... logistici. Gianni QDR

Vedi anche: Dove corriamo 2017 - G.P. Locate Triulzi

 

(3) SFORZESCA - 4 GIUGNO

LA CLASSICA NEL PARCO DEL TICINO

41 edizioni della Sforzesca e forse le uniche volte a cui non ho partecipato (ma sempre con coach Enrico24 al seguito) erano quelle concomitanti con la Cortina-Dobbiaco, e forse le prime edizioni; quindi non meno di 30 volte sono stato qui, in questo angolo "storico" della Lomellina, tra Rinascimento e Neo-classicismo, tra la parte destra della strada con le evidenze leonardesche del '400 e la sinistra settecentesca, sin da quando il ritrovo era nella corte della cascina adiacente al palazzo, con il piccolo teatro di corte, dove, causa pioggia, negli anni 80, ci trovammo a mangiare il risotto e le frittelle di mele, un classico della manifestazione. Ora c'è meno fascino nel cortile dell'osteria dove c'è il ritrovo da qualche anno, ma l'importante sono i percorsi, rimasti sempre belli, anche se quest'anno sono stati ridotti a soli tre di 7/13/20km., mentre sino allo scorso anno si arrivava anche ai 23 e 32 (per non parlare dei mitici anni 80, quando c'era anche la maratona di 42km. su sterrati, sentieri, saliscendi ... e ne ho fatta più d'una). Buon gruppo QDR, assenti i dobbiacensi, inizio mattinata afoso e coperto, solo quattro gocce di pioggia prima di arrivare alla partenza, poi la giornata si apre ed il sole ed un bel cielo azzurro ci accompagnano nell'ultimo tratto, mitigando la fatica dovuta all'afa. Tre buoni ristori sulla 20, anche se sulla 13 forse troppo vicini i due predisposti, solito ottimo ristoro finale, con pasta, risotto, frittelle di mele, sangria, tartine con salame, mortadella, salse, vino ... grande festa per tutti, la solita confezione di caffè come premio, i soliti gruppi amici, la solita bella mattinata ... verrebbe da dire "che noia, sempre le solite cose": ma è quello che, almeno Oriana ed io, cerchiamo sempre per sentirci bene, la garanzia di trovare  cose che gratifichino il nostro modo di fare sport, quello senza competizione. Grazie ai QDR presenti ed agli ausiliari locatesi. In attesa della prossima bella domenica a San Lanfranco, il "solito" giugno pavese. Gianni QDR

Tante sono state le corse che non ho potuto fare lo scorso anno e a questa ci tenevo particolarmente. Pariti già con le maglie appiccicate addosso, ci siamo quasi subito divisi, chi venti e chi tredici. Sentieri circondati da immense risaie e campi di granturco che parevano crescere a vista d'occhio..Papaveri che non mi stancherò mai di ammirare e fotografare, grilli che canticchiando ci hanno accompagnato insieme al corso d'acqua alla fine di questa mattina troppo estiva. Atmosfera un po' surreale, ovattata, e al tempo stesso carica di energia, soprattutto se si pensa che tra queste stradine era già passato quel "genio di Leonardo" che ci soggiornò qui alla Sforzesca collaborando al miglioramento del territorio con progetti idraulici per permettere una migliore irrigazione dei campi ... "Perché l’'occhio è finestra dell’'anima, ella è sempre con timore di perderlo, in modo tale che essendoli mossa una cosa dinanzi che dia subito spavento all’'omo, quello con le mani non soccorre il core, fonte della vita.". Emilia QDR

 

(2) CORTINA-DOBBIACO - 4 GIUGNO

QDR & FRIENDS IN ALTO ADIGE PER LA CORTINA-DOBBIACO RUN

Ecco il gruppone dei QDR & Friends! QDR

 

 Pettorale  Cognome e Nome  Gruppo  Tempo gara
 1942  CLERICI RENATO  AVIS LOCATE TRIULZI  3.27.00
 852  TROGLIO DARIO  AVIS LOCATE TRIULZI  2.33.17
 853  LABIANCA MICHELE  AVIS LOCATE TRIULZI  2.34.53
 717  MAGNANI EMILIO
 AVIS LOCATE TRIULZI - QDR  3.25.43
 F588  MARTELLO SIMONA
 AVIS LOCATE TRIULZI - QDR  3.10.46
 857  LUNINI MARCO
 AVIS LOCATE TRIULZI - QDR  2.47.48
 2174  BALESTRERI ENEA  AVIS LOCATE TRIULZI - QDR  3.07.08
 F690  BOSSI STEFANIA  AVIS LOCATE TRIULZI - QDR  3.25.43
 245  COSTETTI ANDREA
 GUARDIA DI FINANZA - QDR  2.56.33
 F647  PIZZOCRI GRETA  RUNCARD  3.25.42
 958  CARCACI BIAGIO GIANLUCA  TEAM OTC SSD ARL  3.04.08
 246  COSTETTI ALBERTO
 TEAM OTC SSD ARL  3.52.03
 F82  MARTINI CHIARA
 TEAM OTC SSD ARL  3.52.03
 875  SPECCHIO ALESSANDRO  ROAD RUNNERS CLUB MILANO  2.47.48

 

Sono veramente orgogliosa di avere concluso la mia seconda Cortina-Dobbiaco. Fino a qualche mese non credevo affatto che sarei riuscita a raggiungere il traguardo dei 30 km. Quest’inverno chiudevo con stanchezza brevi allenamenti di 5 km e cercavo di accontentarmi, perché al buio, di sera, tra le strade di Rozzano, correre non mi attraeva per niente e quel che riuscivo a fare mi sembrava fin troppo. Ho cercato comunque di essere costante e mese dopo mese è sopraggiunta la primavera, i 5 km sono diventati 10 e poi incredibilmente 20. Lo so che sembra nulla per chi è allenato, ma riprendere dopo una lunga sosta è stato veramente ricominciare da capo e per me ha significato sorridere dei miei progressi come se fossero i primi. L’iscrizione a questa gara è stata quindi una vera e propria sfida. Domenica mattina eccomi a Cortina, felicemente emozionata, in una griglia che non mi appartiene (perché è quella dei top mentre io sono una runner molto easy) con accanto il mio amico Andrea che sorride allegramente tra una folla di sportivi scalpitanti e super allenati. Partenza e via, inserita tra una moltitudine di podisti determinati, mi allontano dal centro cittadino. Mi guardo attorno e ho un deja-vu della precedente esperienza, ma so bene di non essere la stessa di tre anni fa. Percorro la strada bianca dei primi stupendi 14 km di inesorabile falso piano, tra boschi e scorci panoramici mozzafiato. Osservo la grinta dei podisti che mi sfilano accanto e ciò mi rende insicura. Un’improvvisa stanchezza mi pesa sulle gambe, ma prima di formulare qualsiasi pensiero sconfortante mi concentro sul respiro e sul passo. Ripeto a me stessa che il mio respiro è calmo ed io sono calma e lo ripeto per centinaia di metri,forse km, guardandomi attorno e assorbendo la bellezza. Funziona. I podisti intorno diventano un moto continuo che mi fornisce energia ed io stessa appartengo a quel circuito che si alimenta dei nostri passi lenti e veloci. A metà percorso ecco finalmente la discesa nella quale mi abbandono con gratitudine anche se i muscoli cominciano ad accusare lo sforzo. Intorno al 19mo incontro il tifo gioioso di Piero, Chiara, Lorella e Gianna che mi salutano briosi. E’ incredibile, quando si deve sopportare la fatica, l’effetto rigenerante che dà vedere le persone a cui vuoi bene. A due terzi della gara mi affianca Gianluca con cui affrontiamo insieme un breve tratto e per un attimo ritrovo la sensazione familiare e rassicurante delle ultime tapasciate. Il passo però non è lo stesso e lo vedo allontanarsi progressivamente. Al 25mo km mi godo letteralmente l’ultimo ristoro per affrontare con energia la parte finale. Sono stanca, mi piacerebbe tanto camminare, ma non voglio cedere e inganno la mente: non devo arrivare al 30mo km, bensì al 26mo, poi al 27mo, al 28mo così via macinando ogni singolo metro fino a Dobbiaco dove taglio finalmente il traguardo. Simona QDR

Sei un persona splendida Simona, nel leggere il tuo racconto mi sono immedesimato in te perché quelle sensazioni, quei dubbi, 6 mesi fa, li avevo pure io e mai, ripeto, mai avrei immaginato di correre prima una maratona e poi la Cortina Dobbiaco. Ma la voglia di questo sport, che amo, sommato alla voglia di stare bene mi ha portato, come te, a ricominciare, prima camminando e poi correndo. Quei 5 km ... Capisco la tua sofferenza, i tuoi dubbi, i miei dubbi. Uno sconforto, una delusione. Ma abbiamo vinto, cara Simona, questa battaglia ed ancora una volta possiamo dire che siamo stati bravi. Un grazie? Naturalmente a chi ci vuole bene, a Piero, a Gianna. E poi un grazie a tutti i nostri amici. Tu Simona poi sei super fortunata ad essere una QDR e lo sono pure io ad essere amico di questo tuo gruppo composto da persone che si aiutano a vicenda e sempre presenti nelle nostre difficoltà. Beh ... carissima consentirmi, ancora una volta di chiamarti CAMPIONESSA perché lo sei sia nello sport che nella vita. Un abbraccio forte forte Renato C. - Locate Triulzi

Renato, ti voglio un gran bene. Sono fortunata ad avere degli amici di cuore come te. E poi tu non hai mai smesso di essere un grande sportivo, anche quando camminavi e desideravi correre, perché l'umiltà di quei momenti ti rendeva speciale agli occhi di tutti noi. Io non avevo dubbi che tu potessi raggiungere i tuoi traguardi, perché l'amore per la corsa ti ha sempre portato oltre. Grande Renato. Simona QDR

Che dire? quando ti poni come obiettivo di raggiungere i tuoi primi 30 km certo non immagini di arrivare al giorno della gara con un ginocchio che non sai se ti permetterà di correre ... Così è stato per me. Quando siamo partiti per questa avventura stavo prendendo antinfiammatori da 5 giorni per cercare di non rinunciare ad una corsa che avevo atteso per così tanto tempo. E quando mi sono svegliata la mattina, ancora dolorante, avevo paura di non farcela. Ma quando si ha un obiettivo, c'è una parte del tuo cervello che sai ti spingerà, almeno, a provarci. Partiamo e, come promesso, quando ho deciso di iscrivermi alla Cortina-Dobbiaco, Emilio mi stà vicino da subito, mi accompagna, guarda a distanza e "monitora" la mia resistenza ... i chilometri scorrono "veloci" (come dice lui) e quando poi incontriamo anche Renato sul percorso, il gruppo si mantiene compatto fino alla fine. Essì perché ai 30 km ci sono arrivata, eccome!!! Grande soddisfazione per aver resistito con le mie gambe, il mio fiato, i miei muscoli, aver sopportato il dolore con il mio cervello e la fortissima convinzione di potercela fare. E oggi ... lavoro, famiglia, routine ... ma già un piccolo pensiero al prossimo obiettivo!!! Grazie al grandissimo gruppo QDR di cui faccio parte e ai supporter lungo il percorso: Lorella, Gianna, Piero e Chiara, non ci hanno mai fatto mancare il loro incoraggiamento! Greta QDR

Settima mia partecipazione alla classica 30 km delle Dolomiti, non mi stancherò mai perchè è una gran bella corsa dove non serve preparazione specifica, di km ne macino abbastanza per fare questa distanza che si corre in un paesaggio meraviglioso e poi ... e poi riusciamo ad essere sempre un gran bel gruppo. Infatti anche quest'anno grande gruppo di 25 persone di cui 14 in gara. La compagnia è sempre bella e tutti quelli che ripartecipano e quelli che si aggregano per la prima volta alla fine sono tutti contenti! In sette edizioni ho provato di tutto, premesso che non è una corsa da fare guardando il cronometro ma solo ed esclusivamente per gustarsi il panorama, ho terminato ben cinque volte sotto le 3 ore (record 2.50.14 nel 2010), ho corso da solo e in compagnia, memorabile la corsa a quattro l'anno con Fabio, Simona A. e Giunia che ci ha visti arrivare schierati al traguardo, il non essere in classifica l'anno in cui sono retrocesso di gabbia per stare in compagnia degli amici, e quest'anno la ricorderò molto volentieri per il fatto che avevo promesso a Greta di portarla al traguardo della sua prima 30 km ... e così è stato, quindi missione compiuta per entrambi, inoltre abbiamo avuto la fortuna di correre quasi sempre o a tratti con Renato e Stafania e di conseguenza un altro traguardo a quattro entrerà nella storia di questo mitiko gruppo QDR. Grazie a tutti e arrivederci al prossimo anno ... io ci sarò ancora! Emilio QDR

 

(1) SAN ZENONE AL LAMBRO - 2 GIUGNO

STRASANZENONE

Piccolo gruppetto di QDR alla Strasanzenone. QDR

 

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